La produzione di compost di alta qualità

Acea Ambiente ha, oltre a quello di Orvieto, tre impianti di compostaggio siti rispettivamente ad Aprilia, Sabaudia e Monterotondo Marittimo.

Benché, come accennato in precedenza, l’impianto di Aprilia sia sotto sequestro da dicembre 2017, l’impianto può lavorare in condizioni prossime a quelle di regime 111. L’impianto, che è tra quelli di riferimento per il recupero della frazione organica da raccolta differenziata per il Lazio, sarà oggetto di un ampliamento che consentirà, da un lato, di recuperare sino a 120.000 t/anno di frazione organica e, dall’altro, di implementare una sezione di digestione anaerobica con recupero di energia elettrica e termica. L’impianto si doterà anche di un sistema di recupero delle acque reflue ad uso industriale. L’attivazione della nuova sezione è prevista entro dicembre 2019.

L’impianto di Sabaudia ha subìto diverse attività di revamping/manutenzione dal 2016 ed i conferimenti sono ripresi ad agosto 2018 112. Alla riattivazione della sezione di trattamento rifiuti liquidi si potrà, come in passato, riutilizzare l’acqua depurata per usi industriali. L’impianto ha una potenzialità di trattamento di 20.000 tonnellate annue di rifiuti compostabili e di 30.000 tonnellate annue di rifiuti liquidi.

L’impianto di Monterotondo Marittimo, infine, ha avviato nell’anno i lavori di realizzazione di una nuova sezione di compostaggio e di una nuova sezione di digestione anaerobica che permetterà recupero di energia elettrica e termica. L’impianto nella sua configurazione finale potrà recuperare fino a 70.000 tonnellate/anno di frazione organica di rifiuti, frazione verde e fanghi.

I lavori citati che trasformeranno gli impianti di Aprilia e Monterotondo Marittimo in impianti integrati di compostaggio e digestione anaerobica consentiranno di produrre biogas e generare quindi energia elettrica da una fonte rinnovabile, in linea con una prospettiva di crescita sostenibile, e per agire in contrasto al cambiamento climatico.

Nel 2018 Aquaser, che svolge l’attività di trasporto e conferimento fanghi di depurazione biologica e rifiuti derivanti dalla depurazione delle acque, di trattamento reflui e rifiuti liquidi, ha gestito, tra l’altro, circa 198.000 t di fanghi di depurazione provenienti dalle società idriche del Gruppo 113, di cui circa 152.000 tonnellate di fanghi di Acea Ato 2, Acea Ato 5 e Gesesa.

I fanghi essiccati e disidratati provenienti da queste Società hanno seguito le seguenti destinazioni finali:

  • 80,7% ad operazioni di recupero di materia (pretrattamenti finalizzati all’utilizzo agricolo - condizionamento, compostaggio);
  • 2,5% a recupero di energia (termovalorizzazione).  

Il restante 16,8% è stato avviato a smaltimento. Non è stato utilizzato lo spandimento diretto in agricoltura.

[111] Il PM in data 14 aprile 2018 ha autorizzato la ripresa delle attività rimuovendo i sigilli all’impianto di Aprilia, fermo restando il sequestro.
[112] In data 16.08.2018 sono ripresi i conferimenti per la sola attività di compostaggio mentre la sezione di trattamento dei rifiuti liquidi, anch’essa sottoposta a revamping, risulta inattiva – si attende il riesame dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
[113] Il dato, che si riporta in questa sede per completezza, riguarda fanghi di cui Aquaser ha gestito l’intera filiera, dal carico al trasporto e allo smaltimento finale, provenuti dalle seguenti società del Gruppo: Acea Ato 2, Acea Ato 5, Gesesa, Acquedotto del Fiora, Umbra Acque, Publiacqua.