Rischi climatici: approfondimenti e disclosure

I rischi climatici, classificati dalla Task Force on Climate-Rerlated Financial Disclosures (TCFD) in rischi fisici e di transizione, rientrano nel perimetro dei rischi valutati da Acea (si veda per approfondimenti anche il capitolo Corporate Governance e Sistemi d Gestione) e rendicontati nel questionario internazionale CDP. La Società ha infatti partecipato, come ogni anno e ormai da più di dieci anni –, al progetto internazionale CDP (già Carbon Disclosure Project), considerato, sin dai suoi esordi, uno stimolo importante, di livello internazionale, sul tema delle azioni di riduzione/mitigazione delle emissioni.

Acea, non solamente continua ad attuare una politica di contenimento delle emissioni di gas ad effetto serra e partecipa al CDP, ma nel 2018 ha organizzato alcune iniziative interne di sensibilizzazione sul tema Climate Change e Carbon Disclosure. In particolare, nel settembre 2018 si sono svolti tre incontri:

  • una sessione di approfondimento e confronto sul tema “Cambiamenti Climatici: rischi e strumenti”, condotta con l’ausilio di professionisti esterni, che ha coinvolto, in particolare, un gruppo di 12 persone, tra dirigenti e referenti aziendali su temi Energia/Ambiente e Rischi. Tra gli aspetti portati all’attenzione: il dibattito internazionale e nazionale attorno al climate change; l’interesse manifestato dagli investitori sulla capacità delle imprese di gestire il tema; i potenziali e correlati impatti, rischi e opportunità, per un’impresa come Acea;
  • la presentazione “Questionario CDP: attività e aree di miglioramento” con il supporto di consulenti specializzati, rivolta agli Energy Manager (EM) e agli altri referenti aziendali per il CDP;
  • un incontro, condotto da specialisti, sul tema del “prezzo del carbonio” e la possibilità di utilizzare tale variabile tra gli elementi di valutazione della fattibilità/convenienza di un progetto: “Carbon Pricing: uno strumento strategico per le imprese”. All’incontro hanno partecipato gli Energy Manager (EM) delle Società del Gruppo ed altri responsabili di temi pertinenti, per un totale di 15 persone.

Come accennato, il punteggio riconosciuto quest’anno all’Azienda dal CDP – pari a B, livello “Management” – è leggermente più basso rispetto al 2017, sebbene al di sopra della media di settore (pari a C). Tale lieve regressione, intervenuta anche per la maggioranza delle Utility italiane aderenti all’iniziativa, è in parte da correlare all’evoluzione della modalità di valutazione che di anno in anno diviene più sfidante con l’obiettivo di spronare le imprese al miglioramento continuo. L’Organizzazione, infatti, spinge verso la realizzazione di interventi sempre più incisivi per l’abbattimento delle emissioni di gas climalteranti (GHG), prima fra tutti la CO2, affinché aumenti l’efficacia del contrasto al cambiamento climatico ed alle sue conseguenze globali (si veda anche il sito https://www.cdp.net). Acea ha colto l’occasione per condividere internamente i risultati CDP, nel gennaio 2019 102, con i colleghi che hanno collaborato all’elaborazione del questionario.

Acea ha avviato già da qualche anno un’indagine sulle emissioni lungo la supply chain, con l’obiettivo di sensibilizzare i fornitori sul tema. Nel 2018 è stato somministrato un questionario ad hoc ad un panel di 114 fornitori 103 di “beni e servizi” e di “lavori”, richiedendo loro, tra l’altro, informazioni ambientali di tipo quantitativo: combustibili consumati per eventuali processi ed usi ordinari, energia consumata negli uffici, combustibili consumati per i trasporti (si vedano i paragrafi I consumi energetici fuori del Gruppo e Le emissioni di gas a effetto serra, ed anche il capitolo Fornitori).
Il Gruppo, nell’arco degli ultimi dieci anni, grazie all’impegno già descritto e ad iniziative mirate, quali l’incremento della produzione da fonti energetiche rinnovabili, l’aumento dell’efficienza negli usi interni finali dell’energia e negli usi di processo, ha raggiunto valori di intensità di carbonio (gCO2/kWh prodotti) tra i più bassi in Italia nel comparto delle Utility (si veda la tabella n. 60 sugli indici di intensità energetica).

[102] Il risultati dello scoring CDP 2018 sono stati resi pubblici sul web il 22 gennaio 2019.
[103] I fornitori a cui è stato inviato il modello di richiesta dati concernenti i consumi di energia elettrica e le emissioni di CO2 (per quantificare le emissioni del Gruppo di tipo Scope 3) sono stati individuati, come già per il biennio scorso, tra i più rilevanti per fatturato.