Le emissioni in atmosfera

Emissioni

Il monitoraggio delle emissioni in atmosfera dovute agli impianti Acea è un aspetto attentamente presidiato ogni anno. In particolare, presso gli impianti di termovalorizzazione, il monitoraggio viene effettuato tramite cabine fisse e mobili che campionano e analizzano i fumi in uscita dai camini, restituendo le misure di numerosi parametri, periodicamente controllate da personale interno e certificate da laboratori esterni qualificati. Anche per il 2018 i valori dei principali inquinanti risultano sensibilmente al di sotto dei limiti di legge (si veda la tabella n. 64). Prosegue comunque, in applicazione del principio di precauzione, l’attenzione e la ricerca verso soluzioni tecnologiche sempre più performanti sotto il profilo della qualità delle emissioni.

Nel 2018, sono stati condotti anche i rilievi delle emissioni odorigene e il monitoraggio delle “emissioni diffuse e fuggitive”, con esiti privi di criticità.
Gli impianti di termovalorizzazione, inoltre, sono gestiti secondo le norme UNI EN ISO 14001, lo standard OHSAS 18001:2007 e lo schema europeo EMAS III. La registrazione EMAS, dopo la verifica da parte degli Enti preposti nell’anno, è stata estesa fino al 2021.

TABELLA N. 64 - EMISSIONI IN ATMOSFERA PRODOTTE DAGLI IMPIANTI DI TERMOVALORIZZAZIONE DI SAN VITTORE DEL LAZIO E DI TERNI (2016-2018)

Impianto San Vittore del Lazio (*)Impianto Terni (*)
inquinanteu.m.parametro di riferimento (*)201620172018parametro di riferimento (*)201620172018
HCImg/Nm380,0690,0530,184104,2214,0024,499
NOxmg/Nm37016,44018,08928,273200134,445134,274140,157
SO2mg/Nm3400,0320,0140,006500,2970,4900,194
HFmg/Nm310,0100,0110,02110,9240,1221,084
COmg/Nm3401,0651,4471,320250,1081,0180,084
polveri totali (particolato)mg/Nm330,0040,0060,00650,7530,6780,705
IPA (idrocarburi policiclici aromatici)mg/Nm30,010,000010,000010,000020,01<0,0010,00010,5900
diossine e furani (PCDD+PCDF)mg/Nm30,10,00440,00470,00650,1<0,010,01730,00005
metalli pesanti (Sb, As, Pb, Cr, Co, Cu, Mn, Ni, V)mg/Nm30,50,01930,02620,02530,50,02630,1085< 0,001
(*) Le analisi per IPA, diossine e furani e metalli pesanti e loro composti sono di tipo quadrimestrale in discontinuo. La presenza del simbolo “<” individua valori di
concentrazione pari o inferiori ai limiti di rilevabilità degli strumenti utilizzati dal laboratorio.
(**) I parametri di riferimento, D. Lgs. n. 46/2014, 2000/76/CE e AIA, sono distinti per ciascun impianto di termovalorizzazione.
NB I dati dell’impianto di San Vittore del Lazio si riferiscono a medie aritmetiche di due linee operative per il 2016 e a tre linee per il biennio 2017-2018.

Oltre alle attività di monitoraggio della qualità dell’aria, sopra richiamate, presso il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio viene periodicamente effettuato il monitoraggio della qualità dei terreni e delle acque di falda circostanti; in particolare è stato verificato il bioaccumulo dei metalli pesanti sulla matrice lichenica presente nei terreni. Nel corso dell’anno, presso le due centraline fisse, sono state effettuate 2 campagne di monitoraggio di 15 giorni ciascuna, per la determinazione dei metalli pesanti, del particolato (PM10 e PM2,5) e di altri inquinanti. I risultati di tutte le campagne di monitoraggio, con centraline fisse o mobili, non hanno evidenziato criticità dei parametri ricercati.

Le emissioni di gas a effetto serra

Le emissioni di gas a effetto serra, così come definite dal documento internazionale Greenhouse Gas Protocol (o GHG Protocol), allineato con le ISO 14064, la cui implementazione è stata avviata nel 2018, sono classificate nelle tre tipologie seguenti:

  • emissioni di tipo Scope 1: emissioni di gas ad effetto serra di tipo diretto;
  • emissioni di tipo Scope 2: emissioni di gas ad effetto serra di tipo indiretto;
  • emissioni di tipo Scope 3: altre emissioni di gas ad effetto serra di tipo indiretto.

Acea quantifica le proprie emissioni di CO2 valutando la carbon footprint dei singoli macro processi produttivi secondo le linee guida del GHG Protocol 126; partecipa, infatti, come in precedenza ricordato, alla compilazione annuale del questionario internazionale sulle emissioni di anidride carbonica, il cosiddetto “CDP” (si veda il box dedicato nel paragrafo Mitigazione e adattamento al cambiamento climatico).
Le emissioni di tipo Scope 1 sono emissioni dirette Provengono principalmente dai termovalorizzatori e dalle centrali termoelettriche del Gruppo, e includono quelle derivanti dal processo di riscaldamento, dagli essiccatori, dai gruppi elettrogeni, dagli autoveicoli dell’autoparco (con riferimento alle macchine a benzina e diesel) e, infine, dalle perdite di esafluoruro di zolfo (SF6) che possono verificarsi presso gli impianti di Areti e dei gas freon dei condizionatori, questi ultimi rendicontati quest’anno per la prima volta.
Il contributo più importante, come accennato, deriva dalla CO2 emessa dagli impianti di termovalorizzazione. Il dato è in diminuzione nel 2018 e ciò è dipeso, sostanzialmente, da una nuova metodologia di determinazione delle emissioni di CO2 presso l’impianto di San Vittore del Lazio: dal calcolo si è passati alla misurazione, in continuo, al camino.

Le emissioni di gas a effetto serra di tipo Scope 2 sono quelle indirette, derivanti dai consumi di energia elettrica e tenute anch’esse sotto controllo.
Si tratta, in entrambi i casi, di emissioni che Acea monitora con regolarità, rendicontandole, come ricordato, anche attraverso il CDP (si veda tabella n. 67).
Le emissioni di gas a effetto serra di tipo Scope 3, infine, sono rappresentate da altre emissioni indirette: come quelle derivanti dall’acquisto di beni/servizi e di lavori, dai viaggi dei dipendenti per ragioni d’ufficio e dal pendolarismo degli stessi. Relativamente alle emissioni Scope 3, Acea, già da alcuni anni, monitora i propri fornitori, affinché siano sensibilizzati al tema degli impatti ambientali e stima i dati relativi agli spostamenti dei dipendenti (si veda, più avanti, la tabella n. 67). Tre impianti del Gruppo, in particolare il termovalorizzatore di Terni e le Centrali termoelettriche Montemartini e Tor di Valle, sono soggetti all’Emission Trading Scheme (ETS). Le quote assegnate nel quadro del PNA (Piano Nazionale di Allocazione), rispetto alle emissioni effettive registrate nel triennio 2016-2018, sono riportate in tabella n. 65.

TABELLA N. 65 – QUOTE DI EMISSIONE CO2 DA PIANO NAZIONALE DI ALLOCAZIONE (PNA) ED EMISSIONI EFFETTIVE PER CENTRALE (2016-2018)

201620172018
assegnate da PNAeffettiveassegnate da PNAeffettiveassegnate da PNAeffettive
Tor di Valle (*)7.96923.3136.86933.5075.80541.946
Montemartini01.29702.2780607
Termovalorizzatore di Terni0112.8650118.6530114.093 (**)
(*) Nel 2018, come per gli anni precedenti, il quadro legislativo di riferimento ha consentito all’impianto di Tor di Valle di beneficiare di quote di emissione a titolo
gratuito (5.805 t) essendo asservito ad una rete di teleriscaldamento.
(**) Emissioni stimate, in attesa di certificazione da parte dell’ente preposto.

[126] Si veda per approfondimenti www.ghgprotocol.org.

Indici di intensità delle emissioni di gas a effetto serra

Uno degli indici di intensità delle emissioni di gas a effetto serra monitorati (si veda tabella n. 67) concerne le emissioni di anidride carbonica di tipo Scope 2, derivanti dalle perdite sulla rete di distribuzione di energia elettrica, rispetto al totale di energia elettrica distribuita. L’indice migliora ulteriormente, passando da 0,0115 t/MWh del 2017 a 0,0113 t/MWh del 2018, in linea con la decrescita continua delle perdite relative sulla rete (perdite tecniche /energia elettrica distribuita).

Con riferimento alle altre emissioni in atmosfera e in particolare ai macro-inquinanti più rilevanti dovuti ai principali processi produttivi degli impianti (di Acea Ambiente e Acea Produzione), si vedano i dati riassuntivi nella tabella n. 66; in essi, rispetto ai dati 2017, si evidenzia la sostanziale stabilità di quello relativo all’NOx (ossido di azoto) e la diminuzione delle altre tipologie di inquinanti, in particolare l’SOx (ossido di zolf

TABELLA N. 66 - LE EMISSIONI TOTALI DI INQUINANTI IN ATMOSFERA PRODOTTE DAI PRINCIPALI IMPIANTI DEL GRUPPO (2016-2018)

emissioni201620172018
(t)
CO6,286,316,38
NOx171,13198,20198,40
SOx0,280,420,16
polveri (particolati)0,550,550,50
NB Le emissioni si riferiscono agli impianti di Acea Ambiente - termovalorizzazione e Acea Produzione.

I monitoraggi eseguiti su impianti a rischio 127 hanno mostrato che le emissioni di sostanze responsabili della riduzione della fascia di ozono sono presenti in quantità non significativa (si vedano la tabella n. 67 e il Bilancio ambientale, le Risorse utilizzate).

TABELLA N. 67 - INDICATORI AMBIENTALI: EMISSIONI DI CO2, INDICI DI INTENSITÀ DELLE EMISSIONI A EFFETTO SERRA ED EMISSIONI DELL’AUTOPARCO (2016-2018)

EMISSIONI DI CO2
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 1
DA IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA
u.m201620172018
emissioni di CO2 dalle centrali
termoelettriche di Acea Produzione
t24.61033.50742.553
emissioni di CO2 dagli impianti di
termovalorizzazione di Acea Produzione
t338.552375.159307.160
DA IMPIANTI DI GESTIONE RIFIUTI, DISTRIBUZIONE DI ENERGIA, RISCALDAMENTO, AUTOPARCO
emissioni di CO2 da impianti
di gestione rifiuti
t-932927
emissioni di CO2 da essiccatori
impianti idrici
t-2.0263.381
emissioni di CO2 da riscaldamentot1.0181.008751
emissioni di CO2 da autoparco (**)t4.8917.3719.407
emissioni di CO2 da impianti
di Areti (da SF) (***)
t14.82014.10011.233
emissioni di CO2 sostanze
refrigeranti (HCFC)(****)
t--46
TOTALE EMISSIONI DI TIPO SCOPE 1t383.891434.103375.458
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 2
emissioni di CO2 dal consumo di energia
elettrica location based (market based) (*****)
t349.718
(422.576)
332.547
(170.072)
304.412
(158.479)
EMISSIONI DI TIPO SCOPE 3
emissioni di CO2 dal consumo di energia
elettrica location based (market based) (******)
t17.09924.13423.876
emissioni di CO2 da pendolarismot3.6873.2864.088
emissioni di CO2 da business travelt197152160
INDICI DI INTENSITÀ DELLE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA
indice di intensità delle emissioni di GHG(t/k€)0,7230,7890,647
emissioni di CO2 (Scope 1+Scope2)/valore aggiunto Gruppo Acea(g/kWh)0,7230,7890,647
emissioni di CO2 di Scope 1/produzione lorda(g/kWh)480,9487,7361,3
emissioni di CO2 di Scope 2 derivanti dalle
perdite sulla rete di distribuzione dell'energia
elettrica/GWh distribuiti (********)

(*) Il dato 2016 di San Vittore è stato rettificato. Nel 2018 il dato dello stesso impianto è stato misurato al camino (nel biennio precedente è stato calcolato).
Il dato 2017 di Terni è stato rettificato, mentre il dato 2018 è stimato, in attesa della relativa certificazione da parte di Ente terzo.
(**) Nel 2018 sono incluse le emissioni derivanti dai consumi dei carburanti dei mezzi pesanti utilizzati da Aquaser.
(***) Sono le tonnellate di CO2 equivalente corrispondenti alle emissioni di SF6 gas isolante presente nelle apparecchiature AT di Areti (1 t di SF6 equivale a
23.500 t di CO2, GHG Protocol-5th Assessment Report- AR5): 0,478 tonnellate nel 2018 (0,478x23.500=11.233 t). I dati 2017 e 2018 non sono
confrontabili con quello degli anni precedenti, quando si usava il fattore 22.800 del 4th Assessment Report- AR4.
(****) Per la prima volta nel 2018 si è calcolato il contributo dovuto ai reintegri dei fluidi HCFC negli impianti del Gruppo.
(*****) Le emissioni indirette (scope 2) includono le società del perimetro della Dichiarazione consolidata non finanziaria: Acea Ambiente, Acquaser, Acea
Produzione, Areti, Acea SpA e le società idriche Acea Ato 2, Acea Ato 5 e Gesesa. Come fattore di emissione per unità di energia elettrica consumata
(t CO2/MWh), per il calcolo di tipo location based, si è utilizzato il valore 0,36, come da documento “Confronti internazionali” di Terna (ottobre 2018). Dal
2016 si è calcolato il dato delle emissioni di tipo Scope 2 anche col metodo Market Based. I coefficienti Residual Mixes sono rispettivamente per il 2016 , il
2017 e il 2018: 0,435 t/MWh, 0,465 t/MWh e 0,476 t/MWh (Fonte: doumento AIB “European Residual Mixes 2017”).
Considerando tutto il Gruppo, cioè anche le altre società idriche Gori, Umbra Acque, Acquedotto del Fiora, Publiacqua, Acque, per la sola quota parte di
proprietà Acea, per il triennio 2016-2018 le emissioni di CO2 Location based sono rispettivamente pari a 409.128 t, 398.287 t e 369.596 t e le emissioni
Market based sono pari a 494.363 t, 235.812 t, e 244.750 t.
(******) Il dato, stimato, si riferisce ai fornitori di beni, servizi e lavori, e sono incluse le emissioni dei trasporti. Il dato 2017 è stato rettificato.
(*******) Dal 2018 le emissioni di scope 1 incluse in questo indice sono le emissioni da impianti di produzione di energia. La riduzione del 2018 dipende principalmente
dal valore delle emissioni a San Vittore dove si è proceduto a misurare le emissioni invece che a utilizzare il calcolo utilizzato per il biennio precedente; il valore
2017 delle emissioni di Terni è stato rettificato e risulta maggiore di quanto pubblicato nel Bilancio Ambientale in precedenza.
(********) Le perdite di rete considerate per le emissioni di tipo Scope 2 e per il calcolo dell’indicatore, per il triennio 2016-2018, sono le seguenti: 128.388 t, 124.479 t
e 120.450 t (dovute alle perdite tecniche di energia elettrica sulla rete).
NB I fattori di emissione per le emissioni di tipo Scope 1 sono tratti dai parametri standard - dati ISPRA 2017, da DEFRA 2018 e dal GHG Protocol-5th
Assessment Report- AR5.

[127] Soprattutto impianti di condizionamento che utilizzano come gas refrigerante sostanze soggette al protocollo di Montreal del 1987, in particolare clorofluorocarburi.